Ai presidenti di regione viene concessa la facoltà di intervenire solo in situazioni di particolare preoccupazione, come varianti o focolai.
Il presidente dell’Associazione Nazionale dei Presidi (Anp), Antonello Giannelli, ha annunciato che l’80% del personale scolastico è stato vaccinato.
Il 7 aprile si torna in classe: tutte le novità
Saranno 5,6 milioni gli studenti che da domani, 7 aprile, faranno ritorno sui banchi di scuola.
Saranno quasi il 66% degli 8,5 milioni di alunni in totale quelli che archivieranno la Dad, almeno fino al 30 aprile prossimo.
Come riporta anche Fanpage, sindaci e governatori di regione non potranno intervenire con chiusure anticipate, se non in presenza di situazioni particolarmente allarmanti, come focolai o contagi da varianti.
Le regole in zona arancione
Dopo il lungo week-end delle festività pasquali, l’Italia torna alle divisioni in zone.
In zona arancione al momento ci sono: Basilicata, Abruzzo, Liguria, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Sardegna, Sicilia, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento.
In queste regioni, domattina torneranno in presenza, almeno fino al 30 aprile: le scuole dell’infanzia, le elementari e la prima media.
Le superiori si alterneranno tra Dad e didattica in presenza.
I governatori di regione potranno pronunciarsi sulla percentuale di Dad per le superiori. Resta possibile la frequenza in classe per ogni ordine e grado a studenti con bisogni educativi speciali o con disabilità.
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Le riaperture in zona rossa
Nelle regioni in zona rossa, le attività scolastiche per le seconde e terze classi delle scuole medie e per le scuole superiori proseguiranno tutte in Dad.
Le regioni in zona rossa sono: la Campania, la Calabria, l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, la Puglia, il Piemonte, la Toscana e la Valle d’Aosta.
“Oltre l’80% del personale scolastico è stato vaccinato”
ad annunciarlo è il presidente dell’Associazione Nazionale dei Presidi (Anp), Antonello Giannelli.